Red Christmas

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    A tutti noi piace ricevere dei regali, specie se inaspettati, ma cosa succede se uno di questi regali ci chiede qualcosa in cambio? Magari qualcosa di costoso e caro per noi? Questo è il caso di Giorgio e della sua famiglia, successo nel periodo natalizio nel 2010, quello che vi stiamo per raccontare, è stato preso dagli appunti dello psichiatra che ha avuto in cura Giorgio nel periodo di detenzione che gli era stato inflitto



    Giorgio Astiori era nato nel settembre del 75 a Tortona in Piemonte, sebbene fosse nato in un piccolo quartiere commerciale di panettieri e fruttivendoli, egli era appassionato di elettronica e di disegno, tant'è che decise di andare in università a Milano nella facoltà di ingegneria informatica dove si laureò con voti eccellenti.
    Quando decise di trasferirsi definitivamente li, la sua vita iniziò a decollare, riuscì ad essere assunto in una nota ditta di vendita al dettaglio di computer e di altri macchinari come web designer ed addetto pubblicitario, la paga non era esorbitante ma bastava almeno per campare, per i primi 6 anni dal suo trasferimento effettivo li visse da solo come scapolone, vivendo la classica vita da single: lavoro, amici, partite a calcetto e piccoli viaggi nei periodi di ferie.

    La sua vita cambiò nella primavera del 2005 quando per caso in un bar incontrò Lisa, un avvocato fresco di laurea di appena 4 anni più giovane di lui, fu quasi amore a prima vista, si frequentarono per quasi un anno e poco dopo decisero di convivere insieme prendendo una casa più ampia (quella dove viveva prima Giorgio era troppo piccola) vicino al centro di Milano, in modo da essere vicini sia alla ditta dove lavorava Giorgio e sia dove aveva appena aperto lo studio Lisa dato che era un avvocato privato.

    Insomma Giorgio ormai si era sistemato, dopo un anno di convivenza ci furono le fatidiche nozze, anche se in forma privata visto che Giorgio aveva tagliato i ponti con la sua famiglia e Lisa era orfana di entrambi i genitori. Chi li vedeva dall'esterno sembravano una coppia felice, anche quando c'erano momenti no non perdevano mai il sorriso.
    Le cose si iniziarono a complicare quando Lisa ebbe la sua prima figlia (che chiamarono Emma), infatti appena una settimana dopo che rincasarono dall'ospedale, Lisa fu colta da una forma grave di depressione post-parto, la notte piangeva oppure Giorgio la trovava nascosta in bagno nel cuore della notte nascosta dentro la vasca da bagno con la tendina chiusa.
    Preoccupato per le condizioni di Lisa, interpellarono uno psicologo che dopo averla visitata, le consigliò di prendere una tisana ogni sera prima di andare a dormire in modo da riuscire ad avere un sonno tranquillo, per un mesetto funzionò e sembrava che la situazione si fosse risolta.

    Tuttavia i guai di Giorgio erano solo agli inizi, nel mese di marzo del 2008 ricevette un comunicato da parte dell'azienda dove lavorava, appena si presentò davanti all'ufficio del suo capo dove trovò la porta aperta, dentro c'era lui insieme al suo segretario, di solito era un tipo allegro ma quella mattina aveva un'espressione imbronciata, appena lo vide fece cenno di avvicinarsi

    -Può andare lei, e se può chiudere la porta cortesemente...

    Il segretario annuì, salutò entrambi ed uscì dall'ufficio tirandosi la porta alle sue spalle, ci fu un momento di silenzio poi il capo esordì

    -Signor Astiori, sa perché è stato convocato qui?
    -Ehm... Veramente no

    Il capo si tolse gli occhiali, fece un respiro profondo e si alzò in piedi iniziando a camminare lentamente attorno alla stanza, Giorgio lo seguiva con lo sguardo

    -Ascolti Giorgio, io di solito detesto fare la parte del despota, lei lo sa che con tutti ho un atteggiamento amichevole vero?
    -Si
    -Bene... Però in queste circostanze devo purtroppo abbandonare questo ruolo di direttore amico di tutti e prendere in mano la situazione, dimmi una cosa, hai sempre usato in maniera intelligente le attrezzature che ti abbiamo fornito?
    -S-si si, certo

    Ad un certo punto egli tornò vicino alla scrivania ed indicò un chase a Giorgio molto familiare

    - Lo riconosci?
    - Si è la centralina del pc che sta nel mio ufficio, perché è qui?
    - Se lo hai usato come dici come me le spiega queste?

    Girando il monitor, vi erano tutte le immagini presenti nella centralina del suo computer, alcuni erano progetti e bozze, il resto era materiale pornografico ed alcuni di essi riguardavano minori. Giorgio non disse una parola, rimase stupito dalla presenza di quelle immagini, da dove erano saltate fuori?

    -Allora?
    -Io non... non capisco non ci sono mai state li... è la prima volta che le vedo
    -Mi ascolti bene, se ha problemi in famiglia parli ora fosse posso aiutarla
    -Ma cos'è uno scherzo? non ho mai visto queste immagini prima di adesso
    -Sicuro?
    -Ma certo... io amo mia moglie e non ho certo bisogno di scaricare questa roba

    Il capo lo fissò un momento, poi si sedette e rimase in silenzio per un pò

    -Io le credo, però constaterà con me che le immagini sono reali, facciamo cosi, faremo un controllo in azienda per verificare un pò di cose, fino ad allora dovrò sospenderla temporaneamente per 2 mesi
    -Sospenderla? intende dire licenziarmi?
    -Non posso fare diversamente Giorgio, di norma si viene cacciati in direttissima ma visto che lei è un brav'uomo devo verificare che non ci siamo scheletri nell'armadio, però qualcosa devo farla capisce?
    -Si capisco...
    -Bene, la chiamerò non appena la situazione sarà chiarita, ora se vuoi scusarmi devo presenziare ad una riunione importante, stia bene a presto

    Il capo accompagnò Giorgio alla porta, lui si mosse quasi per inerzia visto che era ancora sottoshock per quello che era appena successo, appena uscii dal complesso si indirizzò verso la sua auto, per tutto il tragitto fino a casa non disse una parola, ma le sorprese non erano finite, appena apri la porta di casa, sentì un silenzio quasi irreale, di solito sentiva la tv a tutto volume oppure Lisa che cantava quando cucinava, invece stavolta nulla di nulla. insospettito inizio a girare per tutta la casa ma di loro nessuna traccia, come se si fossero volatilizzate.
    Inizialmente non diede peso alla cosa, anzi ipotizzava che stessero in giro per fare 2 passi, cosi si sedette sul divano per guardare la tv, ma quando andò per prendere il telecomanto, trovò una lettera che diceva:

    Ciao Giorgio.
    Il tuo capo ci ha chiamato dicendoci quello che è successo in ufficio,
    sono disgustata da quello che mi ha detto
    Non venirmi a cercare e scordati di vedere mia figlia



    Quella lettera fu il colpo di grazia, ma come se non fosse già troppo insieme alla lettera vi era un'ordinanza restrittiva che gli imponeva di stare ad almeno 600 m di distanza da sua moglie e sua figlia altrimenti sarebbe stato incarcerato, a quel punto scoppiò a piangere tanta la rabbia e lo sconforto, nel giro di sole 24 ore aveva perso il lavoro ed anche la famiglia per cosa poi? per lo scherzo malato di qualcuno.
    Passò il pomeriggio sul divano a dormire tanto che aveva i nervi a pezzi, successivamente la sera usci e si andò ad ubriacare nel bar poco distante da casa sua. Le settimane successive furono un incubo per lui, appena usciva di strada veniva additato e non v'era occasione che qualcuno facesse qualche commento su di lui e su ciò che era successo, passava intere giornate in casa a vedere la tv finchè dopo 3 mesi di tortura e di attesa, venne la chiamata che tanto aspettava, il suo capo lo aveva contattato per comunicargli che la situazione era stata risolta ma lo riconvocò per parlargli di persona, il mattino dopo si presentò puntuale alle 9 nel suo ufficio, stavolta era da solo ed era col suo solito buonumore

    -Ah salve Giorgio, sono contento che sia venuto!
    -Non sa quanto lo sono io, ci sono novità?
    -Si si bellissime novità per te! Abbiamo risolto l'increscioso inconveniente che purtroppo l'hanno coinvolta, abbiamo fatto analizzare il suo computer ed abbiamo scoperto che il materiale è stato caricato a sua insaputa da un mio exdipendente per errore

    A quella parte "Per errore" suonava quasi come una pacca in faccia

    -Per... errore???
    -Si.... Il nostro hacker voleva mandare quel materiale a me in modo che se la Polizia Postale avesse fatto un controllo sarebbe risalita a me in modo da screditarmi ma ha commesso un errore ed anziché scrivere il numero del mio computer che è 01 ha scritto 011 che è il numero del suo

    Ci fu un momento che Giorgio ebbe il fiato corto ed il respiro affannoso

    -Ti senti bene?
    -C'è mi faccia capire... Per un errore di battitura, io avrei perso il lavoro, la mia famiglia e preso un'ordinanza restrittiva?
    -Ah non lo sapevo... Sono desolato Giorgio io... non pensavo che avesse avuto tutte queste ripercussioni

    Giorgio si passò una mano sulla testa in stato di shock, lui era passato per il maniaco e malato della situazione per una cifra in più, iniziò ad avere il battito accelerato e successivamente cadde a terra in preda alle convulsioni, fortunatamente il suo capo chiamò i soccorsi che arrivarono subito e lo accompagnò in ospedale dove venne ricoverato d'urgenza, rimase addormentato per una settimana e quando si svegliò trovò sua moglie e sua figlia li a fianco a se, il suo capo durante la settimana che era sotto sedativi, l'aveva chiamata e spiegata la situazione in modo da revocare l'ordinanza restrittiva.
    Appena fu dimesso, la situazione sembrò tornare alla normalità, aveva di nuovo il lavoro, la sua famiglia, in più ebbe un cospicuo risarcimento per i 3 mesi di inferno che aveva vissuto ingiustamente, eppure qualcuno ancora lo additava per quella questione ma col passare dei mesi, ogni pettegolezzo cessò fino ad arrivare al fatidico dicembre del 2010 per esattezza l'1 dicembre, quel giorno Giorgio era rimasto a casa, stava finendo un lavoro che doveva portare per un progetto mentre Lisa e sua figlia erano andati a trovare i nonni, verso le 10 del mattino, mentre era in pausa caffè ricevette una strana telefonata, Giorgio guardò sul cellulare e vide che vi era scritto Numero Privato, inizialmente pensò di non rispondere ma la curiosità fu più forte e rispose

    -Pronto?
    -Salve Giorgio
    -Chi parla?
    -Il mio nome non è rilevante, ma mi consideri come un suo amico... Mi ascolti bene è da un po che la osservo ed ho saputo quello che le è capitato, ha subito un inferno per colpa di un dipendente insoddisfatto che le stava rovinando la vita e cosa ha ottenuto in cambio? un misero risarcimento ed una pacca sulla schiena come se ciò che ha passato fosse uno scherzo.
    -Lei chi è? Come sa di questa storia?
    -Stiamo ponendo le domande sbagliate Giorgio, la domanda giusta è "che cosa voglio da lei"
    -Anche quello... Perché mi ha cercato
    -Bene sarò breve non voglio dilungarmi in spiegazioni inutili, voglio darle il giusto riconoscimento per ciò che ha passato, che ne so... pensa che un milione di euro siano sufficienti?
    -Un... milione???
    -Troppo pochi? Voglio venirle incontro... 5 milioni
    -Cos'è uno scherzo?
    -Assolutamente no Giorgio, io le sto offrendo la possibilità di cambiare radicalmente la sua vita e di darle quello che le spetta andando via di qui... ha presente il suo capo? bene doveva conoscerlo 20 anni fa era un pezzente ed un barbone ma grazie alla mia generosa donazione, ora ha messo in piedi una società da 5 milioni di euro, penso che questo basti per dimostrarle che faccio sul serio
    -Cosa vuole in cambio?
    -Oh questa si che è una domanda intelligente... Naturalmente per ricominciare una nuova vita serve che lei si butti alle spalle ogni cosa del passato
    -Cosa intende dire?
    -Sarò breve e conciso, io le darò la possibilità di cambiare la sua vita per sempre a condizione che lei entro la mezzanotte del 24 dicembre UCCIDA LA SUA FAMIGLIA

    A sentire questa frase crollò sul divano

    -Ma è matto? Come può chiedermi una cosa simile?
    -Mi rendo conto che le può suonare incresciosa come richiesta ma ci pensi bene,se partisse con loro non si godrebbe la vita che vorrebbe e se divorzia sarà costretto a versarle gli alimenti per lei e sua figlia mentre magari lei se la spasserebbe con altri uomini e lei non vuole questo vero? Non voglio che mi dia una risposta ora anzi, la notizia al notiziario sarà la sua risposta, dopo di allora le comunicherò dove lascerò i soldi... A presto!

    Appena chiuse la telefonata, Giorgio rimase in silenzio per quasi un'ora, inizialmente pensò che si trattasse di uno scherzo, poi pensò al suo capo, in effetti non aveva mai notato che non avesse foto di famiglia per l'ufficio e durante le chiacchierate nella pausa non aveva mai parlato di un eventuale moglie o figli, se davvero era stato quella persona a portarlo al successo deve aver accettato anche la condizione per avere tutto quello, sbarazzarsi della famiglia per il denaro.

    Nei giorni seguenti, Giorgio era li a pensare ed a pensare a quella telefonata, di notte aveva difficoltà a dormire e quando ci riusciva, veniva colto da tremendi incubi su di lui che uccideva sua moglie e che lo perseguitasse nel sonno, furono i 23 giorni più pesanti della sua vita, sua moglie inizialmente pensava che avesse un'amante cosi lo segui ma questo sospetto fu infondato dato che non si vedeva con nessuna, tuttavia nella mente di Giorgio balenava un solo pensiero, soldi o famiglia? l'uno precludeva l'altro, se avesse ucciso la sua famiglia avrebbe avuto l'occasione di ricominciare daccapo, invece se rifiutava avrebbe avuto la sua famiglia ma con una situazione economica altalenante, ormai non sapeva più cosa fare

    Arrivò la fatidica sera del 24 dicembre, erano le 11 e 30 e lui stava seduto in cucina a pensare a cosa fare, sua moglie e sua figlia dormivano già da un po quindi era da solo, le lancette dell'orologio che aveva sul muro della cucina risuonavano nella sua testa, cosa fare? uccidere o rimanere nella monotonia della sua situazione attuale col rischio di un'altra ingiustizia? Quella mezz'ora sembrò interminabile, ma quando arrivò la mezzanotte fece un respiro profondo, si alzò in piedi ed afferrò uno dei coltelli da cucina che aveva ricevuto alle sue nozze, lentamente si portò verso la camera da letto, aveva preso la sua decisione, era il momento di cambiare la sua vita per sempre.

    Quando fu nella stanza da letto, si mise dal lato dove vi era sua moglie con vicino la piccola che dormivano placidamente ignare di quello che le stava per capitare, rimase per un po immobile poi alzò il braccio dove impugnava il coltello, era semplice, pensò, basta un paio di colpi e tutto sarà finito.
    Invece iniziò a tramare soffermandosi sui volti di quelle 2 ignare vittime, voleva farlo ma non riusciva a sferrare il colpo, qualcosa lo stava trattenendo, dopo quasi 10 minuti che teneva il braccio alzato pronto a sferrare il colpo lo abbassò, non aveva il coraggio di farlo, perchè avrebbe dovuto uccidere le persone che amava tanto? uscii dalla stanza per non farsi sentire, si sedette nel corridoio appoggiandosi alla parete portandosi le mani al viso, cosa doveva fare, desiderava tanto quella cifra ma al tempo stesso non voleva nemmeno che morissero.

    Rimase quasi un ora seduto li a terra, l'orologio che portava al polso che suonava ad ogni ora, segnava l'1, a quel punto ebbe un'idea

    -il gas

    in effetti sarebbe stato semplice se l'appartamento si saturasse di gas, cosi andò in cucina, sigillò senza fare rumore ogni finestra o fessura che comunicasse con l'esterno in modo che il gas non avesse fessure da cui uscire, dopo aver fatto ciò prima di liberare il gas fece le valigie e dopo aver dato un bacio a sua moglie e sua figlia andò in macchina portando tutto mancava solo da liberare il gas, cosi aprì tutte le valvole e di corsa scappò via, chiuse la porta a chiave e scese silenziosamente nel portone, lanciò le chiavi nel giardino che si trovava li vicino, entrò in macchina e scappo via nel cuore della notte...

    A quel punto doveva nascondersi e decise di andare nella vecchia casa di campagna della sua famiglia abbandonata da diverso tempo ormai in attesa della telefonata del suo misterioso benefattore, passarono le feste di Natale ma nulla, silenzio totale. La mattina del 31 dicembre venne contattato di nuovo da quel numero

    -Buongiorno signor Giorgio, davvero un colpo di genio il suo, usare il gas per ucciderli nel sonno
    -Dove sono i soldi?
    -Con calma non c'è fretta, all'aeroporto di Linate chieda della cassetta n°47, li troverà una borsa coi soldi ed un biglietto aereo per l'Avana , sono sicuro che li potrà dimenticare tutto ciò, in fondo è quello che voleva vero? Donne, caldo, spiagge immacolate sono convinto che si divertirà ma le conviene sbrigarsi altrimenti perderà il volo amico, si diverta...

    Appena chiusa la telefonata, raccolse velocemente le sue cose e si mise in macchina per raggiungere l'aeroporto per iniziare una nuova vita, appena arrivò all'aeroporto una pattuglia lo raggiunse e nel giro di pochi secondi era già ammanettato e portato al comando di Milano con l'accusa di duplice omicidio, durante il processo a suo carico non disse una parola, anche alle domande che gli venivano rivolte rispondeva per monosillabi.

    Il tribunale di Milano decise di condannarlo a 20 anni di galera dove i primi 5 doveva sottoporsi regolarmente ogni mese ad un consulto psichiatrico dato che era stato dichiarato instabile, ma quei vent'anni non li scontò mai per intero, il 29 gennaio del 2012 venne trovato senza vita con i polsi recisi nella sua cella con un tagliasigari del suo vicino di cella accusato di associazione a delinquere, fu quest'ultimo a rinvenire il cadavere la mattina seguente. Venne appurato che si trattò di suicidio dato che il suo terapeuta affermo che nelle ultime settimana dichiarava di avere forti incubi notturni dei suoi familiari ed affermava sempre che qualcuno voleva dargli una cifra esorbitante per avere una nuova vita, tuttavia nel cellulare di Giorgio, dopo varie disamine da parte di esperti e tramite i tabulati, risultava che l'ultima telefonata fatta era il 23 dicembre del 2010 il giorno prima dell'omicidio, ma del presunto benefattore, nessuna traccia, non figuravano le 2 telefonate che lui dichiarava di aver ricevuto in quei 2 giorni...

    Edited by ¬Tony27 - 28/6/2016, 10:31
     
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